Compravo spesso libri
su Amazon per una questione
di comodità e rapidità anche
il mio libro si trova nello store
di Amazon. Però il fascino
del libraio in una libreria è come
un tramonto o un alba per il
giorno, imprescindibile.
Se penso che uno dei libri
più belli mai letti è: Chiedi alla
polvere di John Fante consigliato
da un libraio di Testaccio
nella ex Arion.
Quando giro per Roma e mi
perdo nel Centro oltre ad attaccare
le poesie sticker, mi fermo da
@altrolibpub Altroquando #libreriafarheneit
@lafeltrinelli largo Argentina
@libreriatrastevere
e compro qualcosa proposto
da loro o in vetrina o parlando
con il libraio. La quarantena ha
ridisegnato l’idea del tempo che
il capitalismo ci aveva mostrato
come una corsa senza fine.
La fine è arrivata o quasi
con pandemie e catastrofi
ecologiche. Aspettare un libro,
una settimana o un giorno non cambia.
In più alcune librerie come Altroquando
si sono adoperate attraverso
questionari per comprendere
i gusti e gli interessi dei lettori
ponendosi al di sopra del servizio Amazon.
Il miglior compromesso con
questa nuova era che speriamo
si concluda con un vaccino o con
la scomparsa di questo virus.
E sarà ancora più bello tornare
a respirare l’odore dei libri,
assemblarsi in spazi piccoli
per ascoltare scrittori che presentano il proprio lavoro,
sognando attraverso l’arte,
un sogno che è la vita.
