La mattina è cominciata
malinconica, fredda e
assonnata. Ho preso un
caffè e bestemmiato
poi ho scritto queste righe:
–
Sgorga veleno dal mio corpo
come pus da una ferita incancrenita
cerco la felicità nella pistola
che non trovo.
Non giocare con la sofferenza,
curala prima che sia troppo tardi
è un taglio sulla pelle di ogni giorno.
Le lacrime non proteggono
come la pioggia incessante
su un raccolto.
Elimina ogni parassita dalla tua vita
prima che sia troppo tardi.
–
Forse scriverò tutto a macchina.
Poi ho preso un altro caffè nero.
E poi un altro.
Dopo 3 caffè ho visto
la luce.
Le bestemmie si sono susseguite
nonostante il Cristo di Montmartre
che porto al collo. Tutto il giorno.
Bestemmie al lavoro, bestemmie
nel traffico, bestemmie sulla
Roma Fiumicino e a Fiumicino
completamente sequestrata
dalle automobili.
Poi torno a casa, prendo la chitarra
suono Wonderwall e voglio sentirla
dal Familiar to Millions e scopro
un piccolo omaggio ai LedZeppelin
da parte dei Gallagher Bro.
YouTube in televisione è pura gioia:
Oasis, Nirvana, Iron Maiden,
Motley Crue.
Ho caldo mangio suono mi tolgo
i calzini piedi nudi sul tappeto.
Mi dimentico di bestemmiare,
canto.
Canto sopra le bestemmie,
canto sul disagio,
canto
e sto bene.

